La legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2015 le agevolazioni fiscali introdotte dal
Decreto ecobonus. Vediamo come funzionano questi incentivi, chi può beneficiarne e quali sono i documenti da presentare e che vanno sempre conservati fino alla fine del godimento della detrazione, quindi 10 anni.
Per le ristrutturazioni, e' possibile detrarre dalle tasse il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015 per un massimo di 96.000 euro. Dal gennaio 2016 ,si tornerà alla percentuale del 36% per un massimo di 48.000 euro.
Rientrano nella detrazione (Irpef) gli interventi di manutenzione ordinaria realizzati su parti comuni condominiali (come la sostituzione integrale o parziale di pavimenti anche esterni e il rivestimento e tinteggiatura delle pareti esterne o interne) e quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria negli appartamenti che riguardano l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’installazione di ascensori, la realizzazione di scale interne o muri di cinta, il miglioramento dei servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni o dell’impianto idraulico ed elettrico.
Per fruire della detrazione per ristrutturazione casa è necessario pagare con bonifico bancario o postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale dei contribuenti che usufruiscono della detrazione e codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Non c’è più l’obbligo d’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate e quello di indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. È diventata obbligatoria, invece, l’indicazione dei dati catastali dell’immobile ristrutturato nella dichiarazione dei redditi.
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